VTTC
BIG
Come
si fa resistere al caldo fascino delle valvole???
NON saprei, io NON ci sono riuscito! :-)
Se volete progettarvi e costruirvi un
tesla, vi consiglio di visitare la PAGINA
DELLA TEORIA
Prima di iniziare la sperimentazione con
qualunque
cosa, leggete attentamente i DISCLAIMER e le
note sulla SICUREZZA
C'e' anche un apposito Mailing
List tutti in italiano dove si puo' liberamente discutere di questi
argomenti, iscivetevi ora!
Come funziona - Prima versione -
Trasmettitore d' ingrandimento - Terza versione
- Quarta versione - Qinta versione - protezioni
- particolari e cablaggio - giochi
Questa sezione e' in costruzione
Queste sono le immagini del mio primo VTTC "serio"
le scariche arrivavano alla spanna di lunghezza, il circuito era quello
di un classicissimo VTTC autooscillante con triodo, ( potete trovare un
valido schema elettrico sul sito di spacecat http://www.spacecatlighting.com/datasheets/vttc1_sheet1.pdf
lo schema e' generico ed utilizza 2 tubi 833 in parallelo ma puo'
essere
facilmente riprogettato e modificato a piacere ); Il secondario era
ancora quello originale di Nuova Elettronica
recuperato dal precedente spinterometrico, 1500 spire di filo da 0,35
avvolte su tubo in PVC 120x450mm, insieme al secondario ho ereditato
anche il
toroide originale gia' tarato per 1/4 d' onda. sia il circuito primario
che il secondario erano stati accordati alla
medesima frequenza strumentalmente ( senza potenza applicata ). Il
primario era stato costruito con un po di spire avvolte in
aria bloccate assieme con nastro isolante e fissata al di sopra dell'
avvolgimento ( provvisorio ) di reazione.......... decisamente poco
professionale ma
dava gia dei discreti risultati.
Preciso che tale primario si surriscaldava pesantemente durante il
funzionamento, tanto da rammollire la guaina isolante, inserendo poi
una lattina al suo interno e alimentando il circuito si riusciva a
scaldare per induzione
la latta tanto da farla arroventare ( se vuota ) o da far bollire l'
acqua al suo interno ( se riempita d' acqua ovviamente! ), lo stesso
fenomeno di riscaldamento ad induzione si ripercuoteva (
questa volta in negativo ) anche sulla vite alla base della bobina
secondaria, che iniziava a bruciacchiare il supporto di legno e
assorbiva parte
della potenza utile ora ho imparato la lezione, niente piu' viti alla
base dei
VTTC!!!!!! :-O
Questa foto dissipa ogni ragionevole dubbio sull' accenno al "caldo"
fascino delle valvole
NON sono un audiofilo ma sono un ELETTROFILO quindi, se dico "caldo"
dico caldo sul serio! :-)
si noti la placca ( un blocco in GRAFITE scavato ) della povera
valvoletta RS631 cambiare colore e tendere al rosso-giallo, NON
immaginate nemmeno quanto puo' essere piacevole giocare con un VTTC
d' inverno, decisamente piu' fastidioso e' fare la stessa cosa a
ferragosto! :-|
Attenzione: solamente le valvole con placca in grafite possono
tollerare gli arrossamenti continuativi ( e per brevi periodi anche
ingiallimenti ) della placca, se state invece
utilizzando un tubo con placca metallica NON dovrete MAI portarlo al
rossore salvo per brevissimi periodi.
Si notino il sistema di alimentazione per la placca, a MOT duplicato e
quella per il filamento ottenuta con un piccolo alimentatore switching
per lampade alogene a bassa tensione, la resistenzona ceramica che
vedete al fianco della valvola, sulla
destra serve per abbassare la tensione di filamento ( l' alimentatore
eroga 12V, il filamento ne vuole 10 )
Semplici quanto suggestivi effetti di luce ottenuti appoggiando una
lampadina a filamento sul toroide.
Per essere un primo tentativo di VTTC-BIG NON mi e' andato poi cosi'
male, ma ormai era giunta l' ora di ottimizzarlo! :-)
Seconda versione (
trasmettitore d' ingrandimento )
La seconda versione del VTTC prevedeva una stranissima modifica in
alcuni versi migliorativa e in altri peggiorativa:
Il vecchio primario era poco efficiente, e l' ho sostituito con un
altro fatto decisamente meglio: ho avvolto 52 spire di filo isolato in
guaina da 2,5mmq, ho realizzato un ricciolo ad ogni spira per
realizzare le prese di taratura. Purtroppo NON c'era piu' spazio per l'
avvolgimento di reazione, quindi e' stato
messo al di sotto della basetta di legno che serve da supporto per il
primario ed il secondario.
Per aumentare le caratteristiche ho sostituito il condensatore di tank
originale ( MMC da 6,3nF 21kV= MKP ) con 2 robustissimi condensatori
per trasmettitori RF da 4,7nF 3kV~ 45
kVAR in parallelo di provenienza ex URSS.
purtroppo l' esiguo diametro del primario, unito alla sua ingente
altezza, hanno dato seri problemi di isolamento tra primario e
secondario, la foto qua sopra vale piu' di mille
parole! :-(
Sono stato costretto a riavvolgere un nuovo secondario ( piu' snello
ma piu' alto per NON avere problemi con gli isolamenti ) ma tale
avvolgimento NON dava dei buoni
risultati, ho quindi modificato completamente il principio di
funzionamento, e' bastato
estrarre il secondario dal primario, rinominarlo "terziario" e
modificare i collegamenti per
ottenere un trasmettitore d' ingrandimento L' avvolgimento in questione
e' stato realizzato con filo smaltato da
0,22mm avvolto su tubo in PVC avorio 100x800mm
All inizio avevo tentato la strada del trasmettitore d'
ingrandimento con primario, secondario e terziario veri e propri ( il
secondario provvisorio era formato da una ventina di spire di filo
1mmq avvolto sul primario ) poi, visti i mediocri risultati ottenuti,
ho pensato di levare il secondario e connettere la
base del terziario direttamente all' ultima spira dell' avvolgimento
primario, realizzando quindi un AUTOTRASFORMATORE.
In foto vedete i risultati ottenuti, OTTIMI direi
la versione a trasmettitore d' ingrandimento presenta pero' delle serie
limitazioni, prima tra tutte la presenza della PERICOLOSISSIMA TENSIONE
ANODICA sovrapposta alla scintilla, le scariche in uscita sono quindi
POTENZIALMENTE LETALI E NON POSSONO ESSERE TOCCATE!!!
Ho parzialmente ovviato a questo problema inserendo un enorme
condensatore ceramico da 1nF 14kV~ nominali 90kVAR da trasmettitori di
folle potenza ( lo si puo' vedere dietro alla bobina terziaria, quella
specie di
ruota gialla ) ma ancora NON bastava, ho infatti provato a tirare l'
arco con la punta connessa a massa e il risultato che ho ottenuto e'
stato l'
esplosione di un piccolo condensatore di bypass la versione a
trasmettitore d' ingrandimento era dunque funzionale ma
poco valida per poterci giocare...... ancora NON ero pienamente
soddisfatto! :-|
La foto qui' sopra e' stata ovviamente scattata con un motore ionico
posto al di sopra della bobina, e' veramente bello da vedere! :-)
Come fare per rimediare al problema?
Sono stato costretto a riavvolgere un altro secondario ovviamente,
questa volta ho tenuto decente il rapporto diametro-altezza ed l' ho
realizzato ancora piu' stretto, adesso e' da 82x500 cm, sempre
avvolto con filo da 0,22mm. Come mostra la foto, l'
avvolgimento di reazione e' stato posto al di sotto dell' avvolgimento
primario e al di fuori da quello secondario per evitare ulteriormente
gli eventuali problemi di
scarica tra primario e secondario.
Usando questa configurazione ho ottenuto delle scariche in aria di
circa 20cm di lungezza, in compenso gli archi di potenza tra punta
scaricante e massa sono CALDISSIMI tanto da sciogliermi il
filo in acciaio da 2mm che funge da puntale alla velocita' di circa 1
cm ogni 3-4 secondi! :-O
La forte corrente si sente anche provando a
tirare la scarica da punta scaricante a spezzone di metallo tenuto in
mano ( usando il corpo come conduttore di massa )
Rispetto alla versione precedente sono cambiate diverse cose:
Prima tra' tutte, la valvola e' stata sostituita con una GU-81M ( sigla
tradotta dai caratteri cirillici ГУ-81М ), si tratta di un ottimo
pentodo di potenza che veniva utilizzato negli amplificatori RF
militari sovietici; come tutto il materiale di provenienza surplus
militare ex URSS presenta delle ottime caratteristiche tecniche (
standard militari! )
ma una forma e una zoccolatura totalmente fuori standar che lo rendono
inusabile nelle apparecchiature commerciali e ne fanno quindi crollare
irrimediabilmente il prezzo ( la cosa e' un bel vantaggio per noi )
:-)
Oltre alla valvola anche il condensatore di tank e' stato sostituito,
ho levato i due ceramici per RF e ho rimesso il banco di MMC al
polipropilene perche' i ceramici hanno un Q estremamente elevato e
restringono
parecchio la banda passante del circuito risonante; utilizzando l' MMC
al polipropilene il Q si e' abbassato ma le scariche sono aumentate! :-O
Si noti il grappolo di resistori serieparallelo del grid leak network,
sono molto critici e bisogna quindi giocarci su un po prima di trovare
il valore ottimale.
Dato che l' impedenza del circuito risonante LC primario e'
inferiore all' impedenza d' uscita della valvola ho ideato questo
semplicissimo artificio per adattare le due impedenze e permettere il
massimo
trasferimento di potenza, si tratta di un banale autotrasformatore
adattatore di impedenza con ingresso ed uscita sbilanciate ( i
radiotecnici lo chiamano UN-UN ) in sostanza l' alimentazione anodica
viene connessa alla base dell'
avvolgimento, la presa per i condensatori di risonanza viene cercata
con un coccodrillo tra le varie presenti e viene aggiunto un ulteriore
coccodrillo connesso alla placca per cercare la spira che meglio
accoppia il tubo al circuito risonante, si noti che la posizione ideale
della presa di placca si sposta a seconda delle condizioni di carico,
per esempio, se volete "tirare" l' arco con la bacchetta di massa la
presa di placca andra' spostate qualche spira piu' in basso fino a
ricercare il massimo rendimento possibile.
Usando questo accorgimento ad autotrasformatore le scariche sono
aumentate fino al 60% ( dipendenti dalle condizioni di carico ) ed e'
stata aggiunta la piena giocabilita' del sistema! :-)
I risultati sono questi: circa 25 cm di streamers ( scariche in aria
) e fino a 33 cm di
scintille verso la punta di massa, il giochino inizia a farsi
serio! :-O
Ma ovviamente io volevo di piu', ed ho continuato ad apportare
modifiche al circuito fino ad incrementarne le prestazioni fino al
massimo possibile: e' bastato sostituire il MOT con uno piu' potente (
2,1kV 1,1kVA contro
il precedente 2kV 1kVA ), triplicare il numero
dei condensatori di duplicazione ( per aumentare il picco di
corrente a disposizione
sull' anodica ), abbassare la resistenza di grid leak
network a poco piu' di 450 ohm ed accordare il circuito per la medesima
frequenza di risonanza primaria-secondaria per riurscire ad ottenere
una lunghezza max di
40cm di scariche verso la punta di massa
In questa foto si vedono i particolari titolati per la migliore
comprensione, si noti che solo uno dei
due MOT risulta collegato.
Le luci vanno giu, e NON si scherza piu!
il variac inizia a rognare verso fine corsa, le lampade si abbassano un
poco, il tesla sta' cominciando a consumare sul serio! :-) In
questa lo vedete in azione, le scariche
verso massa raggiungono i 40cm, le streamers in aria libera rimangono
intorno ai 35-36cm
la placca della valvola mostra evidenti segni di arrossamento dopo un
paio di minuti di funzionamento ma sostanzialmente nulla di
preoccupante, e' un blocco di grafite e tollera questi
surriscaldamenti senza grossi problemi
Pensavate fosse finita cosi?
Vi sbagliate di grosso, ho inserito un trasformatore di filamento piu'
grosso che sovraalimenta leggermente il povero filo di tugsteno toriato
dentro al tubo di circa 1,5V in piu, giocando e rigiocando poi
con grid leak, la posizione dell' avvolgimento di reazione e dei
coccodrilli sul primario sono riuscito ad incrementare ancora i
risultati, le scintille sono
salite a 45cm poi, dopo altri tentativi con nuove reti di grid leak e
nuove
configurazioni dei coccodrilli sul primario sono riuscito a battere
il risultato per eccellenza.......... LE SCINTILLE HANNO
TOCCATO LA PUNTA A MEZZO METRO DI DISTANZA!!!!!!!!
WOOOOOOOOOOOW :-o
In questa foto vedete una streamer formato "lama" ben diritta e
lunghissima, solcare l' aria e avvicinarsi tantissimo al traguardo del
mezzo metro, mancavano solo alcuni centimetri. purtroppo, vista la
casualita' dell' evento e visto che il tesla puo'
essere lasciato acceso solo per 15-20 secondi pena la distruzione della
valvola, NON sono riuscito a immortalarlo, ma vi
giuro che c'e' arrivato! :-|
Due bellissime foto che mostrano alcune scariche in aria libera di
differenti lunghezze
Scalda scalda......... e la valvola inizia a dare serissimi
problemi, il filamento si
surriscalda tanto da diventare BIANCO durante il funzionamento a causa
della sovraemissione, sulla placca della
valvola inizia ad apparire un hot spot localizzato in una determinata
posizione, a causa delle inevitabili
tollteranze costruttive ( e a causa di un bel po di surriscaldate
ripetute ) la valvola ha iniziato ad amplificare in
maniera irregolare, l' area piu' calda e' sicuramente quella dove si ha
la massima emissione.
Aiuto, l' hot-spot si sta scaldando sempre piu', in quel punto la placca diventa arancio, poi tende al giallo! :-(
Cosa c'e' dopo il giallo?
il BIANCO ovviamente, scusate la qualita' della foto, e' un
ingrandimento di un particolare di una foto al tesla completo che
peraltro era riuscita pure un po sfocata.
Ormai la valvola e' tirata ben al di sopra del massimo delle sue
caratteristiche, posso farla lavorare in queste condizioni solo per
BREVISSIMI PERIODI e totalmente a mio rischio e pericolo, la mia
intenzione NON e' ovviamente quella di distruggere la GU81
prematuramente ma quella di tirarla il piu' possibile cercando di
fotografarla e poi spegnere immediatamente il tutto una decina di
secondi prima che possa accadere l' irreparabile, devo comunque
ammettere una cosa: NON
l' avrei MAI portata a questi livelli se NON ne avessi avute in
laboratorio altre due di ricambio! ;-)
La fortuna mi ha assistito, le due nuovissime GU81 che riposano nella
gommapiuma sono rimaste al loro posto nell' attesa di diventare parte
integrante di un futuro e sempre piu' probabile TESLA
BIVALVOLARE!!!!! :-O
Durante le prove alla massima potenza possibile, mi e' anche esploso
un condensatore a mica per HV-RF che era usato come bypass per l'
anodica, il MOT e' diventato tanto caldo da NON
riuscirci a tenere sopra le dita anche dopo mezzora dal suo
spegnimento, tutto il resto del circuito, seppur fatto lavorare al
di sopra delle caratteristiche massime di progetto, ha resistito.
La potenza stimata consumata dalla rete era intorno ai 2 kW
Sta' arrivando la solita filippica sulla sicurezza, QUESTI
APPARECCHI SONO ESTREMAMENTE PERICOLOSI E POSSONO ESSERE REALIZZATI ED
USATI SOLAMENTE DA GENTE ESPERTA,
Si deve porre la massima cura nella realizzazione delle protezioni
di sicurezza, specialmente quando si vuole giocare con le scariche e/o
avvicinarsi al tesla in funzione:
la prima protezione, in assoluto la piu' valida e' sempre la PRUDENZA:
lo stupido NON sa dove mettere le mani ma ce le mette comunque, il
tecnico sa dove mettere le mani e ce le mette....... ma il TECNICO
FURBO sa anche DOVE NON DEVE METTERLE e si guarda bene dal farlo!
Sebbene le scariche in uscita, in determinate condizioni e solo con
alcune configurazioni circuitali NON sono pericolose bisogna comunque
SEMPRE E COMUNQUE DA CONSIDERARE TALI, per potere "giocare" in
sicurezza occorre innanzitutto accertarsi che, in qualunque posizione
possibile IL CORPO SI TROVI A DEBITA DISTANZA DALLA PERICOLOSISSIMA
TENSIONE ANODICA presente sulla placca e in gran parte dei punti del
circuito, poi sempre perche' la prudenza NON e' mai troppa, l'
accensione del tesla dovra' essere fatta mediante un PULSANTE ( NO
INTERRUTTORE!!! ) posto fuori dalla portata pericolosa e fatto
manovrare ad un amico.
per maggiore sicurezza, in serie a tale pulsante e' il caso di metterci
anche un interruttore e preferibilmente anche un interruttore a chiave
( la prudenza con queste cose NON e' mai troppa )
tenetevi bene a mente questi consigli e metteteli in pratica, avrete
pochissime possibilita' di sbagliare. ( NON ho detto che NON ce ne
sono, quindi occhio )
Questa sezione e' in costruzione
Quando dico che i condensatori di bypass devono essere posti con
criterio, realizzando le connessioni piu' corte possibile e ragionando
sui vari loop che si deve fare la corrente a radiofrequenza per
richiudersi a massa intendo sul serio! in foto l' esempio di
collegamento corretto dei bypass per il filamento, saldati diretti ai
piedini della valvola con un solo MINIMO prolungamento lungo quanto
basta per raggiungerli! :-O
Questa sezione e' in costruzione
Anche se i giochi che involvono il passaggio di corrente nel corpo
sono da sconsigliare, in determinate condizioni e solo ed
esclusivamente con determinati circuiti realizzati appositamente per
potere giocare con le scintille in sicurezza e' possibile tirare le
scariche con una bacchetta netallica senza connessione di massa (
usando il corpo come conduttore!!! ) oppure addirittura farsi
raggiungere le mani direttamente dalle scariche, la corrente, seguendo
l' effetto pelle, scorrera' solamente negli strati piu' esterni del
corpo ( la pelle, appunto ) e ignorera' i delicati organi interni
raccomando a tutti coloro che vogliono ripetere l' esperimento di
assicurarsi che la base dell' avvolgimento sia stabilmente connesso ad
un' efficiente massaterra RF ( rigorosamente separata dalla
massaterra di rete ) e che la massa a cui si riferisce il metallo del
MOT, e quindi il filamento della valvola, sia collegata ad un'
efficiente massaterra di rete
Questi esperimenti NON possono assolutamente essere replicati con gli
SPINTEROMETRICI ma possono essere fatti con gran parte dei modernissimi
tesla solid state, NON possono inoltre essere fatti con tesla di forti
potenze ( sconsigliato oltre il kW per i poco esperti e 2 kW per gli
esperti ), e' opportuno evitare l' uso della mano sinistra ( e' quella
piu' vicina al cuore, NON succede nulla ma e' meglio esagerare, la
prudenza NON e' mai troppa!!! )
Altre scintille sulla mano, la corrente si avverte appena e NON
infastidisce di certo, quello che invece si avverte fortemente e' il
calore, le scariche scottano veramente tanto e possono bruciarvi se
tenete ferma a lungo la mano sopra le scariche.
e' consigliabile bagnarsi le mani prima di ripetere l' esperimento per
diminuire gli effetti del calore, sempre a proposito di questo, NON
spaventatevi se sentite le mani puzzare di pollo arrosto bruciato, e'
una cosa perfettamente normale! ;-)
Questo giochino era stato proposto anche in televisione molto tempo fa:
il "mago" Jugas Casella era salito su un ripiano isolante, aveva
inzuppato i piedi in una bacinella piena d' acqua sotto tensione
e si era messo a fare scintille dalle mani invocando alla
magia............. ma quale magia, chi e' del settore sa
benissimo che le scintille erano erogate da una bella bobina di tesla (
che peraltro NON era nemmeno stata nascosta, era li in bella vista ) e
il "mago" NON rischiava la vita grazie all' ormai noto effetto
pelle.............. allora aveva fatto scandalo perche' bollato come
esperimento diseducativo da NON imitare assolutamente...... sarebbero i
giornalisti che scrivono e parlano a vanvera senza nemmeno sapere cosa
stanno dicendo ( e diffondendo ignoranza ) quelli da NON imitare
assolutamente! :-|
Un tubo neon viene acceso senza fili semplicemente avvicinandolo al
tesla, l' accoppiamento capacitivo tra il terminale del tesla e il tubo
in vetro e' sufficiente per fare scorrere abbastanza corrente da
eccitare il gas all' interno, la richiusura del circuito avviene verso
terra, passando per il mio corpo! ( ricordatevi, NON e' magia, e'
sempre un effetto dell' alta frequenza e del relativo effetto pelle!
) ;-)
Ed ecco Nando [ www.mrnandus.co.nr
] l' artefice di buona parte di queste foto, immortalato in questa
occasione dall' autoscatto durante uno dei soliti giochetti elettrici,
in questo caso Nando, con le scarpe isolanti, avvicina la mano al tesla
e si accoppia capacitivamente allo stesso, la corrente scorre nel suo
corpo, raggiunge il tubo neon, ci passa attraverso illuminandolo,
infine si scarica a terra passando dal mio corpo, un vero e proprio
gioco elettrico di gruppo! :-)
Lo ringrazio per aver gentilmente messo a repentaglio la vita
della sua fotocamera digitale nel tentativo di lasciare una traccia ai
posteri di questi esperimenti ( quando dico "messo a repentaglio" dico
SUL SERIO...... va beh, la brutta fine che ha fatto la sua digi e'
tutta un altra storia..... ) :-|