EAT-G
  Il mio primo apparecchio HV, costruito a 16 anni!!!  :-)



Questo apparecchio, per la sua semplicita' e la quasi inesistente pericolosita' puo' essere realizzato anche da chi e' alle prime armi, qualche robusto ma NON pericoloso "scossone" insegnera ben presto in che modo bisogna trattare l' alta tensione e predispone quindi alla realizzazione degli apparati piu' pericolosi! :-)
Preciso che tale apparato puo' divenire estremamente pericoloso se utilizzato per caricare grossi condensatori ad alta tensione per usi impulsivi, dovranno
pero' essere veramente ben grossi per immagazzinare sufficiente energia da uccidere, quindi diffidate sempre dai condensatori con capacita' superiore al
centinaio di nanofarad ( ammesso che li troviate )



Fig1: l' EAT-G visto dall' alto
Fig2: Particolare della torretta isolante d'uscita in ceramica (al centro), il dissipatore (a sinistra), il condensatore a disco immenso per prove in continua (a destra) e il trasformatore di riga vero e propio (dietro)

EAT-G, è nato quasi per gioco, come una sfida con gli amici ( e con me stesso ) sulla possibilità di generare alte tensioni in casa con una spesa irrisoria......
poco tempo per la progettazione, tanti sforzi per migliorarlo sempre più, ed ogni volta che bruciavo un finale pensavo "basta, è una puttanata, NON funzionerà mai come voglio"....

Difatti............    ;-)

Dopo aver provato (  e inesorabilmente "cremato" ) 6 diversi tipi di darlington, quando ormai
avevo l' intenzione di lasciar perdere, ecco trovato il finale ideale  BDX33C..... dal lontano 1997 è ancora lui, fedele al suo compito!

Fig3: particolare dell' EAT-G: si nota il finale BDX 33 C montato sul dissipatore.

Poche modifiche...... eccomi davanti agli occhi le mie prime vere scariche ad alta tensione:
il tester ( unito al maxi-puntalone resistivo per alta tensione naturalmente ) mi presento' davanti agli occhi l' inesorabile valore di tensione, addirittura superiore alle mie più rosee prospettive:

22.370   VOLT!!!!!!!!

Avete letto benissimo, oltre

VENTIDUE MILA VOLT !!!!

Lo so che con gli occhi di adesso mi sembra una cazzatina da nonnulla, ma questo era il mio primo giocattolo HV, costruito in tenera eta!   ;-)
EAT-G si basa sull’ autooscillazione di un trasformatore di riga TV modificato, nulla di trascendentale dunque.......

Fig4: in primo piano il trasformatore in ferrite risonante. si possono chiaramente notare D1, C1 e Q1. il relè montato a fianco funge da teleruttore d'alimentazione.
il sistema con teleruttore previene le accensioni improvvise NON desiderate quando viene data tensione di alimentazione, inoltre permette l' inserzione di un pulsantone per lo stop d' emergenza, realmente utile in alcuni casi!

EAT-G lo schema ufficiale

ELENCO COMPONENTI   EAT-G

R1 = 1,2 KW 1W
R2 = 820 W 1W
Q1 = darlington BDX33C
D1 = Diodo 5A 100V qualsiasi
C1 = 2200 uF 25 Vl
TR1 = trasformatore di riga TV modificato ( Vedi testo )
 
 
 

Per realizzare il trasformatore adatto all’ EAT-G e’ necessario trovare un grosso trasformatore di riga per tubi catodici, i modelli in alternata sono adatti per realizzare delle splendide scariche in aria libera o delle sfere al plasma, quelli con uscita in continua ( rettificati o filtrati ) sono invece usati per esperimenti in continua, ad esempio la carica di condensatori.

Fig 5: un piccolo trasformatore di riga rettificato.

Fig6: altri tipi di trasformatori di riga rettificati o triplicati.... è facile riconoscerli perche' hanno quasi sempre la "ventosa" gia' attaccata

Per recuperare trasformatori in alternata in genere, basterà cercare un vecchissimo TV in bianco nero e "spolparlo".
Nei televisori piu' recenti, e' possibile trovare, anziche' un diodo e un condensatore, un vero e propio triplicatore esterno: questi aggeggini sono utilissimi per quando si vuole provare a fare esperimenti con l' alta tensione continua: oltre a rettificare l'uscita alternata del trasformatore, la filtrano e "danno un poco di birra al tutto"  ;-)

Fig7: due modelli di triplicatori EAT.

Fig8: Il triplicatore usato nelle prove.

Con il triplicatore ho provato a caricare il megacondensatore ad alta tensione per impieghi impulsivi ( il disco giallo nel mio EAT-G )...... nonostante l'elevatissima tensione di lavoro, dopo una decina di secondi il condensatore si carica cosi' tanto da superare la tensione di
rottura dell' aria, una vigorosa scintilla scocca intorno ad un punto dell' isolante giallo e  cortocircuita i due estremi del disco..........
il condensatore puo' quindi ricominciare a caricarsi.....
Se NON trovate condensatori simili potrete sempre eseguire le prime prove con le bottiglie di leyda.

Fig9: il mio supercondensatore ad alta tensione per impieghi impulsivi ed RF, montato nell' EAT-G.

Terminata la ricerca del trasformatore adatto, sara’ sufficiente levare i vari primari/secondari a bassa tensione e riavvolgere il primario adatto ( mantenendo intatto il secondario ): in genere i vecchi trasformatori di riga sono serrati con viti, qualora il vostro trasformatore sia incollato, dovrete provvedere ad eliminare il primario segandocelo via….. facendo moltissima attenzione a NON danneggiare il nucleo ferromagnetico !!!!.

Per realizzare il nuovo primario, occorre isolare il nucleo in ferrite ( con alcuni giri di nastro per elettricisti o con un pezzo di tubo di cartone o plastica )
ed avvolgere 2 bobine perfettamente uguali formate da 12 spire di filo smaltato da 0,5 mm ( o poco più )….. E’ ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE AVVOLGERE LE DUE BOBINE NELLO STESSO VERSO !!!!!